Il sogno non diventa realtà,
ma è nella possibilità del divenire che risiede tutto il suo potere.
I video durano pochi minuti e si ripetono di continuo per cogliere i particolari di una vita così diversa e distante dalla nostra. E se nelle foto i protagonisti non sorridono mai, nei video lo fanno. E i loro sorrisi sono contagiosi, come i sogni condivisi.
Non sapremo cosa sognano ad occhi aperti o mentre dormono; se hanno mai guardato un film o la televisione; se sanno scrivere e leggere; se davvero qualcuno tra loro desidererebbe diventare una star.
Free of dream è la sintesi di alcune domande. Se siamo tutti liberi di sognare, ma la realtà supera il sogno, dove si colloca il sognatore? Dove comincia il sogno e la proiezione di chi i sogni li inventa? Perché la bellezza non sta nei posti dove ci aspetteremmo di trovarla?
Il viaggio, puntando verso direzioni scomode, consente di scoprire la vita degli altri, eliminando quella tendenza a far rientrare tutto nei parametri della propria cultura o dell’esperienza personale. Come in un sogno, lo sguardo degli altri ci osserva e ci restituisce, senza seguire percorsi lineari, un paesaggio, una visione completamente diversa.