“Le femministe sono donne che non trovano marito e, dunque, infelici. Così ho deciso di definirmi una Femminista Felice.
Poi un caro amico mi ha detto che definirmi femminista voleva dire che odiavo gli uomini. Così ho deciso di definirmi una Femminista felice Africana che non odia gli uomini.
Le donne sono cresciute sentendosi dire che “piacere” è molto importante e che questo essere “piacevoli” è una cosa precisa. E questa cosa non prevede la possibilità di esprimere rabbia o di essere aggressive o di dissentire con troppo forza.
La donna è in posizione subalterna rispetto all’uomo perché è così che funziona nella nostra cultura. Ma la cultura cambia senza sosta.”
da Dovremmo essere tutti femministi – Edizione Giulio Einaud